Addio Teresa Mattei, ultima donna Costituente! 13 marzo 2013

Addio Teresa Mattei, ultima donna Costituente!

Teresa MATTEI

Abbiamo appena ragionato, pochi giorni fa, con il nostro ultimo editoriale, sull’importanza della donna in politica, ed ora un triste evento di ieri, la scomparsa di Teresa Mattei, l’ultima donna ancora in vita delle 21 elette nell’Assemblea Costituente, ce ne dà di nuovo l’opportunità.

Maria Teresa Mattei, dopo essere stata giovanissima partigiana combattente, fu la più giovane donna eletta nell’Assemblea Costituente: si impegnò e lavorò alla stesura dell’articolo 3, cardine della nostra Costituzione, battendosi per i diritti delle donne, per l’uguaglianza dei cittadini.

Da citare alcuni appunti del suo bel discorso all’Assemblea Costituente:
“Noi salutiamo con speranza e con fiducia la figura di donna che nasce dalla solenne affermazione costituzionale … Viene finalmente riconosciuta nella sua nuova dignità, nella conquistata pienezza dei suoi diritti, questa figura di donna italiana finalmente cittadina della nostra Repubblica. Ma una cosa ancora noi affermiamo qui: il riconoscimento della raggiunta parità esiste per ora negli articoli della nuova Costituzione. Questo è un buon punto di partenza per le donne italiane, ma non certo un punto di arrivo … Molto ancora avranno da lottare per rimuovere e superare gli ostacoli creati dal costume, dalla tradizione, dalla mentalità corrente del nostro Paese. ….”
Sono passati 65 anni da allora .
Come aveva previsto giusto Teresa Mattei!

Quanto dobbiamo ancora batterci per raggiungere questa parità, questa pienezza dei diritti?
Forza, donne! Dobbiamo essere noi per prime a portare avanti l’impegno delle nostre Costituenti, a lottare per l’uguaglianza, per i nostri diritti!

A ricordo di Teresa Mattei e del suo impegno politico, tra i numerosi commenti pubblicati, voglio evidenziare la dichiarazione e la proposta dell’on.Laura Puppato:
“Vorrei che fosse ricordata venerdì prossimo, nel giorno di insediamento delle nuove Camere, sia per il suo contributo alla stesura della carta costituzionale – memorabile il suo discorso durante la discussione dell’art. 3 – Sia per il suo lavoro in favore dei diritti delle donne e dei minori. Se oggi le donne italiane hanno raggiunto la consapevolezza di una nuova cittadinanza lo devono soprattutto a lei, figura colpevolmente dimenticata anche dalla sinistra”.

Ma ricordiamola anche con un nome festoso: mamma della mimosa. Fu lei l’inventrice della mimosa per l’8 marzo: fu lei a far scegliere “un fiore più povero e diffuso nelle campagne” invece delle violette in uso in Francia.
Un’idea di umiltà.

Lucia Corna

13 marzo 2013

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