13 ottobre 2014 Editoriale: Grazie Malala

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Noi donne di P.E.N.E.L.O.P.E. ci uniamo al coro di gioia, di speranza e di congratulazioni giunto da tutto il mondo, per il premio Nobel per la Pace, assegnato il 10 ottobre alla diciassettenne pachistana: Malala Yousafzai.

Già l’anno scorso avevamo ascoltato le sue pacate e incisive parole, pronunciate all’ONU, a favore dell’istruzione dei bambini di tutto il mondo senza distinzioni di sesso.

Per le sue idee è stata fatta oggetto di un terribile agguato, tesole dai talebani che le hanno sparato alla testa. E’ miracolosamente sopravvissuta, anche se oggi vive con una placca di titanio sul cranio.

Il brutale attentato subito non ha scalfito di un grammo la sua forza battagliera a favore della libertà delle donne e dell’istruzione di tutti i bambini. Ne ha dato una prova di fronte all’ONU.

Aveva compreso che :“ La penna è più forte della spada e che gli estremisti hanno paura dei libri e delle donne.”

L’assegnazione del premio Nobel le è stato comunicato in classe, mentre seguiva una lezione di chimica. Ricevuti i complimenti dai docenti e dai compagni, ha ripreso a studiare.

Si è dichiarata sorpresa per l’assegnazione del Nobel, ma anche onorata, fiera e orgogliosa per essere la prima giovane donna a riceverlo.

Cara Malala,

ti ringraziamo per il tuo sguardo d’amore che abbraccia il mondo, per la tua semplicità dopo tanta sofferenza, per averci ricordato che il destino è nelle nostre mani.

Per noi donne di P.E.N.E.L.O.P.E. sei un esempio da seguire.

Sei un esempio per tutti, soprattutto per coloro che stanno smarrendo l’importanza dei valori universali: Pace e Giustizia, travolti da una società che dà più spazio a donne copertina seminude che ad una ragazza già donna come te.

Hai ricevuto i complimenti dal Papa e dal Governo italiano, ricevi le congratulazioni anche da parte nostra. Siamo con te.

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